Archivio pubblicazioni

“APPUNTITI e ROTONDETTI. Tra accordi e disaccordi”

Stampato Dicembre 2011

Testo di Rosanna ROSSO
Illustrazioni di Vania PILLEPICH
A cura di Franca DACOMO ed Emiliana PROTTO

Diretti da una regista, una scenografa ed una musicista i bambini hanno lavorato allo spettacolo teatrale (2008/09) e nel “fare” hanno sviluppato competenze comunicative ed espressive, condiviso le differenze culturali e sperimentato un “saper essere” improntato al rispetto dell’altro.
Coordinati dagli insegnanti, hanno inoltre offerto contributi importanti e significativi per l’elaborazione della storia, producendo brevi testi “su ordinazione”.
Nel teatro “Appuntiti e rotondetti. Storie di comune diversità” i bambini hanno rappresentato le fantasiose caratteristiche di due popoli a confronto, previsto tentativi di accordo, sfociati poi in una inevitabile guerra, espressione dei conflitti. Infine hanno suggerito alcune possibili soluzioni al problema;di qui un triplice finale, comprensivo del “lieto fine” per eccellenza, sostenuto all’unanimità da tutti i bambini: la pacifica convivenza tra i popoli.
L’iniziativa è risultata molto positiva sia per il coinvolgimento di molte persone ( i 90 bambini impegnati nel progetto, le insegnanti, le famiglie ed i compagni della scuola che hanno assistito alla rappresentazione,) che per il messaggio trasmesso dalla storia di cui si vorrebbe mantenere traccia e memoria .
Si è quindi pensato di trasformare il copione teatrale in una fiaba: hanno collaborato con l’equipe un’insegnante di scuola elementare (per il testo) ed una mamma adottiva (per le illustrazioni).
Si intende dare ampia divulgazione alla fiaba: in primis ai 90 bambini che hanno portato in scena il teatro, poi alle insegnanti ed alle professioniste che hanno collaborato (musica, scene, regia, fondali). Risulterebbe essere uno strumento divulgativo a disposizione di bambini, insegnanti, famiglie ed operatori sul tema dell’Interculturalità, della valorizzazione e promozione delle differenze.

Realizzato con il contributo di:
• le classi quarte della Scuola Elementare Michele Coppino di Alba.
(anno scolastico 2008/2009) con le loro insegnanti
• la regista Daniela Lusso
• la musicista Simona Colonna
• la scenografa Rosetta Avalle
• gli operatori dell’Equipe Adozione di Alba
(Servizio Psicologia Asl Cn2 e Consorzio Socio Assistenziale Alba Langhe e Roero)
• la Regione Piemonte, Assessorato alle Politiche Sociali

AMBIENTI…AMO

Esperienza all’interno del Progetto “C.A.M. Biennio 2008/2010”.

Stampato Maggio 2010

Quest’anno l’esperienza dei Centri di Attività per Minori (C.A.M.) ha coinvolto 31 realtà dislocate in 19 comuni del Consorzio Socio Assistenziale Alba-Langhe-Roero.
I minori (in età 6-13 anni) coinvolti sono stati 806 affiancati da oltre 90 animatori e volontari.
Queste realtà educative si sono confrontate con ciò che è loro attorno, che fa da contesto. Il tema dell’ambiente è una tematica sentita in questo periodo storico, perché riguarda soprattutto ciò che avranno a disposizione le giovani generazioni.
Oltre ai contenuti specifici sono importanti anche le modalità con le quali vengono perseguiti; pertanto è risultata fondamentale la volontà di partecipazione attiva che le varie Parrocchie ed Associazioni territoriali hanno espresso condividendo la speranza di un futuro sostenibile e la fatica profusa per cercare di realizzarlo.
Altra importante collaborazione è con il Laboratorio Territoriale per l’Ambiente Bra-Alba del progetto In.F.E.A. della Regione Piemonte. A fianco dell’impegno diretto a sostengo del progetto “Ambienti…amo” è da evidenziare il lavoro dietro le quinte mirato alla definizione di indicatori di qualità per la progettazione in ambito ambientale.
Questo documento vuole restituire in parte ai protagonisti ed a chi vive al loro fianco i frutti del loro lavoro.

Il presidente del Consorzio Socio Assistenziale
Alba – Langhe – Roero
Dott. Roberto GIACHINO

E’ stato realizzato anche un Calendario 2010 dal CAM di Cortemilia.

NON GIOCHIAMOCI L’AMBIENTE

Esperienza all’interno del Progetto “C.A.M. Anno 2007/2008”.

Stampato Dicembre 2008

Il progetto “Non giochiamoci l’ambiente” vuole lavorare, con i ragazzi e, indirettamente, con la comunità, sull’ambiente che ci circonda, sulla sua importanza, sugli aspetti marcatamente belli ma anche sugli aspetti meno “positivi”.
“Guardiamoci intorno” potrebbe essere un input stimolante, per fare riflettere i ragazzi sul loro senso di appartenenza all’ambiente; “vedere“ ma anche “osservare” ciò che ci sta intorno, informare e sensibilizzare alle tematiche ambientali.
La prima fase del progetto sarà dedicata a momenti informativi e di documentazione.
L’obiettivo è quindi quello di rafforzare le conoscenze specifiche su tali tematiche, promuovendo l’adozione di comportamenti responsabili e puntando soprattutto, a valutare e riflettere sulla consapevolezza e conoscenza degli attori coinvolti.
Per lavorare su un piano di concretezza, si cercherà, in seguito di passare ad una fase di sperimentazione, chiedendo ai ragazzi stessi di documentare con foto, disegni e immagini ciò che hanno potuto osservare, ciò che ritengono possa essere elemento di forza e ciò che invece fa parte delle criticità.
Un ulteriore prodotto a cui si vuole arrivare è la costruzione di un gioco da tavola che possa meglio rappresentare la metafora del giocare l’ambiente sia valorizzandone gli aspetti cooperativistici e preventivi e sia evidenziando i comportamenti depauperanti, in cui si sottolinei come considerare l’ambiente solo come “cornice di vita” possa giustificare l’esistenza di ambienti poco tutelati.
Ci si propone, quindi, un percorso che possa vedere concertati aspetti di informazione e sensibilizzazione a testimonianza di un progetto che, nella sua metodologia, si basa su chiarezza e continuità.

E’ stato realizzato anche un Calendario del Contadino dal CAM del Mussotto d’Alba.

FIABOLOSO…il laboratorio favoloso

Raccolta di Fiabe a cura del C.A.M. – Centro Attività per Minori
“Don Lorenzo Milani” di Mussotto d’Alba

Stampato Anno 2007

Chi percorre la strada che collega Alba con Canale, direzione Torino, oppure l’altra diramazione stradale verso Bra, avverte subito come il quartiere Mussotto stia attraversando un momento di crescita tumultuosa, con l’arrivo di persone di diversa provenienza, sia sotto il profilo culturale che religioso, che per ora non ha dato origine a nessun tipo di ghettizzazione, con una progressiva integrazione con la popolazione locale. Sotto questo profilo, il Centro Attività per Minori (C.A.M.), aperto da 6 anni in collaborazione con il Consorzio Socio-Assistenziale ha svolto e sta svolgendo un’attività preziosa. Circa 40 ragazzi, tra elementari e medie si ritrovano ogni giorno sotto la guida di educatori capaci. E’ bello veder lavorare attorno ad uno stesso tavolo, sia per i momenti di studio come per i laboratori, ragazzi di estrazione sociale diversa, ragazzi di fede cattolica oppure musulmana, in un clima di assoluta serenità, collaborazione e rispetto reciproco. Ritengo questo il risultato più significativo ottenuto in questi sei anni di attività, che autorizza un ottimismo fondato per questa iniziativa, tale da giustificare l’impiego di risorse non indifferente, sia per quanto riguarda l’utilizzo di locali, l’impiego economico e la rete di volontari che supporta. Desidero ringraziare tutte le agenzie educative presenti sul territorio, per la collaborazione offerta per la riuscita del C.A.M., il direttore didattico per la disponibilità dei locali per le elementari, la parrocchia per le medie. Gli insegnanti dei due plessi scolastici con i quali si è instaurato un clima aperto e sereno di reciproca collaborazione, l’équipe educatori per i minori del Consorzio.
Un grazie riconoscente ai volontari, adulti e giovani, per la loro presenza nelle varie attività svolte. Un’ultima parola sulla persona a cui, da quest’anno, abbiamo voluto intitolare il nostro C.A.M.: don Lorenzo Milani. Ricorre quest’anno, il 26 giugno 1967, il 40mo anno dalla sua morte, avvenuta a Firenze, circondato dai suoi ragazzi a cui aveva dedicato tutta la sua vita per la loro crescita umana, sociale e spirituale. Consumato da un male incurabile, pur tra sofferenze e dolori atroci, continuò la sua attività di maestro dal suo letto di dolore fino a due giorni prima della sua morte. La sua cultura, il suo impegno, l’assoluta dedizione per il recupero di “quei montanari” che la scuola pubblica aveva respinto, rimangono una testimonianza straordinaria e unica nel nostro paese. Egli ci ricorda che il mondo non lo si cambia con gli slogan, con le parole oppure con le analisi sociologiche. Non basta conoscere la realtà, anche se don Lorenzo dimostra nei suoi scritti di conoscerla e raccomanda a tutti questo impegno prima di iniziare qualsiasi attività: bisogna trasformarla e lui ravvisava proprio nell’elevazione culturale delle classi più povere ed emarginate, lo strumento più efficace.
Don Franco Gallo,
parroco e responsabile del C.A.M.

… I ragazzi di paese erano per i bar e per le strade. Quelli di campagna nel campo. Di fronte a questa situazione il doposcuola non può mai sbagliare. È buono tutto.
Da “Lettera a una professoressa“
di Don Milani

DESTINAZIONE ALBA

Esperienza all’interno del Progetto “Estate Ragazzi Alba 2005”.

Stampato Luglio 2005

«Di Sfondo il Mondo» è stato il tema che ha accompagnato l’intera esperienza del 2005, dando la possibilità in primo luogo ai bambini/e ed ai ragazzi/e di intraprendere un vero “viaggio” alla scoperta dei propri sogni, sperimentandosi con le persone a loro vicine e nel loro ambiente di vita.

In quest’ottica si è collocato il progetto «Destinazione Alba», ovvero uno sguardo attento a ciò che ci circonda: il patrimonio ambiente, naturale o urbano, ma anche quello umano, culturale ed artistico con le sue contraddizioni.

In questo contesto, inoltre, si è tentato di lavorare per scoprire e valorizzare le diverse figure professionali o volontarie che si prendono cura di quell’importante ricchezza – il nostro ambiente – che tutti noi, grandi e piccoli, utilizziamo.

Il presente album fotografico intende rappresentare uno strumento in mano a bambini ed a ragazzi, che grazie all’aiuto ricevuto dai giovani che li hanno accompagnati in questo periodo e dalle loro famiglie, potranno meglio raccontare e ricordare il nostro ineguagliabile patrimonio albese.

OFFICINA PEDAGOGICA

Il racconto del Progetto

Stampato Febbraio 2005

È il racconto di chi in questi anni ha speso energie, competenze e si è confrontato con una “realtà pulsante”; il presente lavoro rappresenta, quindi, un’occasione per riflettere sulle politiche giovanili a livello locale. (Alba: alcuni progetti dal 1991 a fine 2004).

AMBIENTIAMOCI

Esperienza all’interno del Progetto “Estate Ragazzi Alba 2004”.

Stampato Luglio 2004

AMBIENTIAMOCI parte dal coinvolgimento attivo dei ragazzi che ha permesso di dare vita ad un percorso originale di educazione e di responsabilità, condiviso con gli animatori. I ragazzi si sono così avvicinati al tema in maniera positiva attraverso percorsi: l’osservazione, la sperimentazione e la rielaborazione delle esperienze stesse.

Un frutto di tutto il lavoro è sicuramente questo libretto, all’interno del quale vengono riportati parte delle attività realizzate: fotografie, impressioni, “flash”, scritti o immagini diventano quindi “segni” del “cammino” fatto dai ragazzi e dagli animatori di tutti i centri.

“Sprecare meno, riciclare di più e differenziare sempre” sono i sottotitoli di questo scritto ma sono anche

I Misteri di … Favolando

CAM “Campo Verde” di Cristo Re Associazione di Volontariato “S. Toppino”

Stampato nel 2002

Il laboratorio denominato «Favolando» è nato dall’idea di un gruppo di minori frequentanti il Centro di Attività «Campo verde».
Gli operatori che hanno condotto il laboratorio hanno adottato uno schema tecnico per facilitare la stesura della favola.
Partendo dal disegno si determinava una situazione di inizio della favola individuando in essa l’ambito del protagonista o l’evento da raccontare. Nel susseguirsi fantastico, prove del protagonista, dell’antagonista, ostacoli, situazioni da superare diventavano elementi indispensabili.
Attraverso il disegno dei simboli divenuti magici entrava in gioco l’antagonista. Lo schema si concludeva, per dare la possibilità al bambino di uscire dalla favola, premiando e liberando il personaggio chiave, oppure non si concludeva lasciando il finale in dubbio, sulla tragica sconfitta o su un lieto fine.

Voi affermate
che è difficile stare con i fanciulli.
Avete ragione.
Ma poi aggiungete, perché bisogna mettersi
al loro livello, abbassarsi,
curvarsi, piegarsi, farsi piccoli.
Ebbene, in questo avete torto.
Non sta qui la fatica peggiore,
ma piuttosto nel dovere
di elevarsi all’altezza dei loro sentimenti.
Sta nell’impegno di distendersi,
allungarsi, alzarsi in punta di piedi,
per non ferirli.
J. KOREZACK

I CENTRI DI ATTIVITÀ PER MINORI
sulla strada di “Mille volti una sola umanità”

- un confronto tra diversità –

Stampato Maggio 2003

In questa pubblicazione si raccolgono i lavori prodotti dai ragazzi coinvolti, l’esperienza fatta sul campo e portata avanti da loro stessi, in modo da avere una memoria storica degli eventi e una valutazione di ciò che è stato fatto, come testimonianza e proseguimento di un percorso fatto insieme.

L’obiettivo del progetto era l’integrazione; si vedrà, nel corso di questa pubblicazione, come si è tentato di raggiungerlo, con le risorse, i vincoli, le problematiche e le novità emerse da questo lavoro, condotto in sinergia da più forze sociali: Consorzio Socio Assistenziale Alba Langhe Roero, operatori CAM, Informagiovani, mediatori culturali, Agenzie del territorio.

PROGETTO VIAPAL

Centri di Attività per Minori cronaca del percorso formativo ’98 – ‘99
I preadolescenti nel gruppo dei pari, tra dinamiche ed emozioni

Stampato Novembre 1999

Il “PROGETTO VIAPAL, dal titolo del noto romanzo, vuol essere il tentativo di fermarsi un attimo, di fare memoria. Riflettere su quello che si fa è il modo migliore per misurarne la validità, correggere errori. Valutare nuovi percorsi, confrontare le proprie forze con le debolezze, trovare nuove risorse per andare avanti.

È questo lo spirito che ha portato a stendere questa pubblicazione che nella sua parte più significativa si cala, sotto forma di diario didascalico, nel vissuto dei Centri per minori, analizzandone ruoli, relazioni, attese.